Otto parole chiave per raggiungere il benessere
Siamo alla continua ricerca di uno stato di benessere. Riusciamo a definirlo e, soprattutto, a raggiungerlo?
Non esiste la ricetta ma un’idea in merito ce la siamo fatta: il benessere è una questione di allenamento e non ci riferiamo solo a quello fisico. Certo, allenare il corpo mantenendone le funzionalità motorie e l’integrità, anche grazie a una sana alimentazione, è un’ottima base di partenza.
Tuttavia, spesso sottovalutiamo quanto percezioni, pensieri, emozioni influenzino la costruzione dei sentimenti e conseguentemente del nostro modo di vivere gli eventi o i contesti. Complice il periodo che stiamo vivendo e il carico di ansia e stress con cui ci ritroviamo a fare i conti, cogliere ogni occasione per riconciliarsi con sé stessi e con il mondo esterno non può che essere necessario.
Si tratta di una sorta di attitudine, di un atteggiamento che permette di concentrarsi sul qui e ora, di ritrovare la concentrazione e una sana forma di armonia, eliminando il più possibile il giudizio e puntando a una benevola accettazione nei confronti di sé stessi. Se dovessimo individuare le parole chiave dello stato di benessere, dunque, potrebbero essere:
relazione
siamo essere sociali; abbiamo bisogno di coltivare amicizie e rapporti;
esercizio
mente e corpo sono connessi, lo diceva anche Giovenale nelle Satire;
consapevolezza
riconoscere il confine tra stress positivo e stress negativo ed evitare i pensieri ossessivi;
novità
continuare a mettersi in gioco, cimentandosi in nuove attività, è stimolante e aiuta a rafforzare la sicurezza;
obiettivi
averne permette di focalizzare l’attenzione su progetti da costruire nel tempo;
resilienza
ci sono sempre alternative alle situazioni che non ci fanno stare bene; crediamo nella possibilità di trovarle;
emozioni
siamo realisti, non è sempre facile, ma “sentire” amplia le proprie risorse;
accettazione
essere gentili con se stessi, che svolta!.
Potremmo aggiungerne ancora? Certamente!
Se, poi, guardiamo all’estensione del significato della parola benessere, entra in gioco anche la sensazione soggettiva rappresentata da una vita “materiale” piacevole. Parliamo degli ambienti in cui ci troviamo: temperatura, livelli di umidità, condizioni di luce, colori, arredo, accessori sono fattori determinanti perché le persone che vi soggiornano, si sentano a loro agio. Valorizzare le stanze che abitiamo è un atteggiamento positivo che crea well-being, come direbbero gli anglofoni, e agevola quella mindfulness che permette di stare nel presente, così come è.
Per rafforzare l’homefulness, quella sensazione di conforto e di appartenenza che ci pervade al rientro a casa, dopo un’intensa giornata di lavoro, e creare ambienti rilassanti e accoglienti, che soddisfino il bisogno di benessere, protezione e tranquillità, sono consigliati arredi essenziali dalle linee morbide e dai colori tenui, operazioni periodiche di decluttering per eliminare il superfluo, materiali naturali come pietra e legno, cotone, lino e canapa, angoli verdi di piante decorative, vere dispensatrici di pace, colore e freschezza.
Buone cose a tutti!
Articolo pubblicato nel magazine Cerasa Bathroom Stories